Dopo la brillante prova alla Rimini-Tremiti, dove in tre giorni hanno coperto le 400 miglia che separano le due località (partenza ore 16 del 2 giugno e rientro ore 23.07 del 5 giugno), l’equipaggio della Kidogo, la barca con la quale Simone Bianchetti ha partecipato alla Mini-Transat di 4mila miglia tra l’Europa e le Antille nel 1995.
Si tratta del primo Mini-Transat costruito in Italia, è un prototipo di 6,50 metri, realizzato interamente in kevlar e carbonio, 750 chili di fibre high tech per uno scafo unico, innovativo. “È una barca perfetta” scrive lo stesso Bianchetti ne “I colori dell’oceano” edito da Longanesi & C., dove parla della sua partecipazione alla 10^ edizione della Mini-Transat. Kidogo in swahili vuol dire poco, piccolo, ma Bianchetti l’aveva ribattezzata “Town of Cervia”. “Per tenere viva la tradizione” scrive.
“Simone ci ha lasciato una passione forte, quella per il mare vissuto a 360° - afferma Giuseppe Acquafredda, che si è fatto affidare Kidogo dall’armatore, Dante Marangoni, per poter partecipare alle regate con il suo equipaggio – andavamo in mare con lui da ragazzini e ci ha fatto conoscere cosa significa viverlo. Era un grande poeta del mare.”. Giuseppe ha 22 anni ed una luce particolare si accende negli occhi quando parla del “suo” Simone. “Quando ho saputo che l’armatore non utilizzava Kidogo – continua – sono andato a prenderla e a febbraio scorso la barca era qui davanti al Circolo Nautico di Cervia. Bisognava attrezzarla e sistemarla per farle affrontare di nuovo il mare. Mi hanno aiutato molto il Circolo Nautico “Amici della Vela” e Jack Bolina, con cui lavoro, oltre a numerosi amici.”.
Giuseppe, insieme al venticinquenne di Lido di Savio Matteo Savelli, ed al trentacinquenne forlivese Alex Ricci, decidono che è arrivato il momento di far solcare di nuovo il mare a Kidogo. Così partecipano alla Rimini-Tremiti, arrivando terzi assoluti. Ma non finisce qui. In previsione ci sono anche la 24 Ore di San Marino a fine luglio, la Rimini Isola e la Barcolana. Poi, nel 2006 la regata dei Cetacei a Sanremo, la Corsica X Due, ancora la Rimini-Tremiti e la 500 X Due. “Entro un paio d’anni vorremmo regalare nel circuito Mini-Transat del Tirreno – continua Giuseppe – ma abbiamo bisogno di uno sponsor che ci aiuti. Per ora L’Albero della Pizza di Cervia ci sta dando un grosso appoggio, ma vogliamo crescere.”.
L’avventura dell’equipaggio della Kidogo, alla Rimini-Tremiti rimarrà nella storia: hanno navigato 10 ore senza sistema GPS perché perso in mare, hanno mangiato in bianco perché lo skipper si era dimenticato i sughi pronti a casa ed hanno razionalizzato l’acqua perché pensavano di impiegare meno tempo nel percorrere le 400 miglia della gara.
Ma il mare è il loro elemento naturale. Ed il mare li ha fatti incontrare. “Ho conosciuto Matteo perché veniva sempre sulla banchina ad ammirare la barca di Simone, così l’ho coinvolto – spiega Giuseppe – Alex invece viene in mare con me da più tempo.”.
Giuseppe Acquafredda farà parte anche dell’equipaggio che il prossimo fine settimana parteciperà alla 4^ tappa del Circuito Italiano dei Mumm ’30 a Cervia, con al barca “Spirit of Simone”. E sicuramente sarà in prima fila alla presentazione della 2^ edizione del libro “Fior di Norvegia”, la memoria del mare, 2° volume della Biblioteca diari di bordo dedicata a Simone Bianchetti, di sabato 25 giugno alle 18.30, nel giardino del Circolo Nautico di Cervia.
Ufficio stampa
Michela
|